COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2000

"NEI LUOGHI DELLA MEMORIA"

Dal mare dei pescatori ai campi dei contadini sino alle viscere della terra, alle cave, alle miniere, alle zolfare di tante novelle verghiane, la donna di Marella Ferrera esprime il desiderio di fare un viaggio del pensiero attraverso le immagini, la materia e la forma nei luoghi della memoria. Tra rituali antichi ed avveniristiche sperimentazioni, misteriosi e surreali abiti in carta tessile rappresentano la ricerca di un tempo perduto e ritrovato.

La carta: morbido e leggero, fragile ed evanescente materiale che conserva intatto il fascino dell'effimero, il piacere di un oggetto che si consuma, che porta su di sé e con sé i segni del tempo.

Abito in carta tessile con polvere di pietra lavica, di terracotta e zolfo.Carta di riso insieme a cotone e carte tessili danno vita ad impalpabili abiti dalle tinte naturali o dalle più accese tonalità giallo-cedro, rosa ed arancio.Abito in carta tessile con polvere di pietra lavica, di terracotta e zolfo.

Sapienti trame si mescolano a soluzioni postmoderne, pizzo e lino convivono con fili di corda e làmine di rame mentre polveri di zolfo, di pietra lavica e di terracotta si fondono con ambre naturali, bronzi e pietre degli hornitos.

Il non-vissuto ed il non-raccontato viene rievocato dai "pizzi di spago" e dai "ricami di corda" su bustier impreziositi da fossili di conchiglia e fibre di ficodindia e su ampie gonne dai sapori primitivi ma estremamente contemporanei, a ricostruire atmosfere ed incantaménti verghiani dal mare di Aci Trezza alla Cunziria di Vizzini.

Morbide sculture segnano il punto vita, lunghi ed avvolgenti abiti lasciano intravedere sui piedi giochi d'intrecci mentre sofisticate acconciature sottolineano la mediterraneità dei tipici copricapo di Pantelleria.

Così questi abiti mentre si adattano ad una società in continua trasformazione, veicolano un messaggio, diventano tappe di un percorso storico caricandosi dei ricordi di un viaggio nel tempo, nella memoria del secolo ...