Marella Ferrera e Pippo Rizzo

Nell’interpretazione di Marella Ferrera, stilista catanese, la cui sensibilità artistica è universalmente riconosciuta, le opere di Pippo Rizzo Il ritorno e Pescatore in lotta, realizzate tra il 1927 e il 1928, assumono un significato mistico che rimanda all’idea di Creazione. I due gilet, uno maschile e uno femminile, creati appositamente per la Mostra di Taormina Futurismo in Sicilia, rispecchiano tutta la primordiale forza espressa nelle opere del pittore siciliano.La stilista ha voluto fare proprie le tele di Pippo Rizzo nelle quali ha saputo cogliere i momenti di maggiore vigore interpretativo grazie anche ai tagli sapienti e alle ricomposizioni dei pezzi di stoffa. E’ come se Marella avesse voluto ritrovare il gusto della ricostruzione di un mosaico antico che è stato appena messo in luce durante uno scavo archeologico. Nelle creazioni artistiche della stilista riemerge la forza della presenza dei monumenti antichi siciliani, delle sterminate praterie di cocci abbandonati, dei pavimenti romani, degli intarsi barocchi dei marmi degli altari.Dai pezzi e dai frammenti dei quadri di Pippo Rizzo, Marella inventa un nuovo modo di raccontarne la storia e dagli accostamenti dei colori ne evoca la consistenza materica. L’uso pittorico delle “incordature” separa gli spazi e li incornicia allo stesso tempo costringendo lo sguardo lungo il sentiero dell’immaginazione.Ogni pezzo di stoffa diviene un quadro a sé e dalle immagini in libertà di Marella si può ricomporre l’idea primordiale che, a sua volta, è pronta a replicarsi in nuove storie. I frammenti di paesaggio, il cielo, la barca, il carretto, le onde del mare, i volti affrontati del pescatore e del tonno, diventano ritratti di un mondo segnato dalla forza degli elementi e dalla tragedia dell’esistenza. Pippo Rizzo e Marella Ferrera, un inedito incontro di creatività che si compone lì dove l’idea dell’artista si trasforma in pensiero e materia. Anche in questo caso, così come è accaduto in tutta la storia artistica di Marella Ferrera la Sicilia, con i suoi artisti, le sue opere, i suoi paesaggi, le atmosfere incantate, è divenuta fonte inesauribile di creatività, ma non si tratta di una creatività che si vuole imporre a tutti i costi piuttosto di uno stimolo ad una rilettura contemporanea della storia del popolo siciliano. 

Maria Teresa Di Blasi

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